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Juan Antonio Bayona: L'ultimo Diamante ispanico

  • Immagine del redattore: Francesco Lionetti
    Francesco Lionetti
  • 27 feb 2021
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 28 feb 2021

Introduzione La figura di cui parleremo oggi, cari popoli liberi, è di fondamentale importanza per il mastodontico progetto targato Amazon. Questo sorridente ragazzotto catalano è infatti non solo il regista dei primi due episodi della serie, ma anche uno dei maggiori produttori della stessa, un fatto che lo rende uno dei più influenti personaggi di questo ritorno nella Terra di Mezzo. Chi è però Juan Antonio Bayona ? Perchè è stato scelto per un progetto cosi importante ? Andiamo quindi a scoprire il suo background, costellato di piccole perle di successo che gli sono valse la stima dell'ambiente televisivo e cinematografico mondiale.

Bayona in posa per un set fotografico, da "Rostos Puebla"

La Carriera Se volessimo rappresentare Bayona come un personaggio tolkieniano, egli sarebbe certamente un Tuc, in quanto da sempre un tipo appassionato, desideroso di avventure ed intraprendente. La sua grande passione per il cinema lo porta prima a diventare un giornalista del settore, poi ad intraprendere gli studi di regia. L'evento che gli cambia la vita arriva nel 1993, precisamente durante il Festival del Cinema di Catalunya, in cui conosce Guillermo Del Toro, noto regista iberico che da subito ha intravisto qualcosa nel nostro protagonista.Il loro incontro rappresenta per Bayona il massimo sponsor della sua futura carriera, oltre ovviamente alla grande crescita individuale che ne consegue. Dopo essersi laureato inizia a lavorare instancabilmente nel campo pubblicitario, fino a quando non gli viene offerta la sceneggiatura dell'horror "The Orphanage", un film che farà letteralmente esplodere la sua fama. Per il progetto chiede aiuto al suo mentore Del Toro come co-sceneggiatore, e la pellicola, presentata al festival di Cannes nel 2007, riceve ben dieci minuti di applausi. Il successo del film si estende in tutta Europa e Bayona riceve il premio Goya come miglior regista esordiente; l'ascesa era finalmente iniziata.

Bayona riceve il Premio Goya, da "Siete Revueltas"

Dopo il grande successo della sua prima pellicola Bayona comincia ad ampliare il suo lavoro e ad arricchire la sua visione, ed infatti arriva nel 2012 "The Impossible", film girato completamente in inglese con protagonista Naomi Watts, in una triste storia ambientata durante lo Tsunami del 2004 avvenuto nell'oceano indiano. Il film riceve ottimi consensi, e ottiene una nomination sia agli Oscar che ai Golden Globes, oltre a diverse altre candidature e vittorie in premi minori. Questa fase della sua carriera porterà a Bayona ulteriore visibilità, tanto da ricevere la direzione di alcuni episodi della nota serie Penny Dreadful, a conferma di un talento in costante fioritura. Nel 2016 il catalano da sfogo alla sua creatività con "A Monster Call", film Fantasy/Drammatico dalle sfumature psicologiche non indifferenti, una pellicola interessante che ha riscosso premi minori e diverse candidature a vari riconoscimenti. Il 2017 è l'anno della svolta definitiva, in quanto il suo profilo viene scelto per dirigere Jurassic World: Fallen Kingdom, l'ultimo capitolo della leggendaria saga "Jurassic Park". Sebbene il film abbia diviso molto la critica, la sua figura continua a ricevere elogi sempre crescenti, in quanto il suo lavoro dal punto di vista registico viene definito eccellente. Nello stesso anno il colosso Amazon, in procinto di realizzare una serie basata sugli scritti di J.R.R Tolkien, vede in lui la figura ideale per riportare il mondo nella Terra di Mezzo, sia per la direzione che per l'impronta stilistica, e noi siamo qui in attesa di coglierne i frutti.

Bayona al lavoro su Jurassic World: Fallen Kingdom, da Vanity Fair

Stile e Tratti Distintivi Cosa dobbiamo quindi aspettarci da questo estroso director ? Certamente stiamo parlando di un ragazzo ispirato e dalla notevole attitudine a lavorare con effetti visivi e riprese spettacolari. Nel suo stile si nota molto una certa vicinanza a Peter Jackon nella sua predisposizione al genere Fantasy, come ampiamente dimostrato in "A Monster Call" e "Jurassic World: Fallen Kingdom". Inoltre è molto interessante il come si senta a suo agio nelle atmosfere epiche ed in quelle tetre, a sottolineare una certa universalità in termini di talento registico. Sebbene il suo lavoro di maggior spessore sia senza dubbio l'ultimo capitolo di Jurassic Park, l'apice viene toccato nel suo "The Orphanage", un film che mischia frenesia, ansia crescente ed atmosfere decisamente inquietanti. Il suo coinvolgimento nella serie di Amazon rappresenta quindi il passo definitivo della sua ascesa, e la sua passione verso questo tipo di lavori è certamente un grosso punto di vantaggio. Noi tutti siamo quindi ansiosi di vedere quanto sia grande l'estensione del suo talento, e non esiste universo migliore della Terra di Mezzo per scoprirlo.

Bayona durante le riprese di "A Monster Call", da Focus Features

 
 
 

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