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Gandalf : il più saggio fra i Maiar

  • Immagine del redattore: Francesco Lionetti
    Francesco Lionetti
  • 23 mar 2020
  • Tempo di lettura: 4 min

Aggiornamento: 24 mar 2020

Gandalf è certamente uno dei più grandi protagonisti della mitologia tolkieniana, un personaggio estremamente amato e rispettato dai fan di tutto il mondo per via della sua infinita saggezza e benevolenza. Egli è uno dei Maiar, spiriti divini che agiscono da vassalli dei Valar, le entità superiori che dominano Arda guidati da Eru Ilúvatar , il creatore. In origine il suo nome era Olórin ed era associato a Manwe e Varda, anche se dimorava nei giardini di Lorien e spesso lo si vedeva spesso nella casa di Nienna, in cui imparò le virtù della pazienza e della pietà. Gandalf era considerato il più saggio di tutti i Maiar, ed aveva la tendenza ad amare ogni razza presente nella terra di mezzo, dagli elfi fino agli hobbit, i più semplici e meno considerati di tutti. Durante la riunione dei Valar atta a stabilire quali fra i Maiar dovessero intervenire contro le forze oscure della Terra di Mezzo, Gandalf si fece inizialmente da parte, in quanto non ritenne il suo potere sufficientemente grande da poter fronteggiare il male di Sauron, e fu proprio per questa prudenza ed umiltà che i Valar lo scelsero come uno dei membri più importanti della missione, secondo solamente al potente Saruman. Approdato nella terra di mezzo venne accolto da Cirdan, il sovrano dei porti grigi, colui che vedeva più lontano di chiunque altro e che nella sua immensa sapienza gli donò l'anello del fuoco, Narya, uno dei 3 grandi anelli elfici forgiati da Celebrimbor nella seconda era, un cimelio di grande potere che solamente i più giusti avrebbero potuto custodire.



Gandalf ha passato l'intera vita a viaggiare fra le razze della Terra di Mezzo, dispensando consigli ed agendo come poté per il bene dei popoli liberi. Strinse amicizie solide anche con i nani delle Montagne Azzurre e gli hobbit della Contea, che nessuno considerava per via delle loro rozze abitudini e la loro non grande fama come guerrieri; tranne i raminghi Numenoreani, che furono vigilanti dei loro confini durante la terza era.

Fu lui a spronare Thorin II detto "Scudodiquercia" ad intraprendere il viaggio verso la riconquista del regno di Erebor all'epoca dominato da Smaug, l'ultimo dei draghi di Arda. Gandalf aiutò Thorin nell'impresa e portò con se un hobbit nella quale aveva visto una luce speciale, Bilbo Baggins, che risulterà essere più volte decisivo nelle sorti della Terra di Mezzo. Ciò che preoccupava Gandalf era la possibilità di un'alleanza fra Smaug e Sauron, che sarebbe stata devastante dal punto di vista bellico; riconquistare la Montagna Solitaria significava quindi vantaggio strategico nel nord e nessun Drago alla quale far fronte nelle guerre a venire. Il grigio pellegrino riusci' nel suo intento; il regno di Erebor fu riconquistato e il drago venne ucciso da Bard l'arciere, che fece rivivere Dale di nuova luce all'ombra del maestoso reame nanico, che fu guidato da Dain II "Piediferro" a causa della morte in battaglia del legittimo erede Thorin II. Gandalf fu inoltre uno dei grandi protagonisti del doppio attacco a Dol Guldur ai danni di Sauron, che aveva assunto il controllo dell'antica fortezza per progettare i suoi piani durante la terza era, riuscendo a scacciarlo verso Mordor con l'aiuto del Bianco Consiglio. Ne "Il Signore degli Anelli" il suo ruolo diventa ancora maggiore per le sorti del mondo, in quanto fu lui il primo ad accorgersi della presenza dell'anello del potere nella Contea, più precisamente nelle mani di Bilbo Baggins, che lo aveva trovato e custodito per 60 anni, rubandolo a Gollum durante il viaggio verso la Montagna Solitaria. Fu proprio Gandalf a dirigere l'anello verso la distruzione affidandolo a Frodo Baggins, nipote di Bilbo dotato di un'innaturale resistenza alla malvagità dello stesso. La suddetta mossa non fu prevista da Sauron, che venne sconfitto proprio a causa di questa saggia ed astuta scelta; mentre Gandalf cercò di guadagnare tempo in ogni modo aiutando i popoli di Rohan e Gondor a vincere le proprie battaglie contro le immense armate dell'Oscuro Signore e del traditore Saruman. Durante il viaggio con la compagnia dell'anello si ritrovò a fronteggiare un Balrog di Morgoth, un antico demone che dimorava nelle miniere di Moria, risvegliato dall'avidità dei nani che scavarono sempre più a fondo nelle profondità della montagna. Fu un combattimento aspro ed epico, in cui il grigio pellegrino perse la vita abbattendo la bestia; l'episodio tuttavia lo ascese e venne nuovamente inviato nel mondo come "Il Bianco", lo stregone più potente fra i cinque inviati nella Terra di Mezzo, andando a sostituire Saruman che nel frattempo si era alleato con Sauron. Una volta vinta la grande guerra e ripristinata la pace, Gandalf parti' per Valinor insieme ai portatori dell'anello ed ai signori degli elfi, sciogliendo cosi ufficialmente la "compagnia dell'anello".


Gandalf si presenta come un uomo anziano dalla folta barba ed il cappello a punta, con vesti lunghe e povere ed un bastone magico. Dopo la sua ascensione a stregone bianco,la figura di Gandalf diventa più nobile, con vesti scintillanti ed un bastone dalle meravigliose rifiniture; i suoi capelli e la sua barba diventano bianchi e il suo portamento più regale. Mythrandir è un essere estremamente benevolo e paziente, atto a portare luce e benevolenza ovunque egli vada; si contraddistingue fra molti dei Maiar per la sua immensa umiltà e saggezza, che lo porteranno ed essere uno dei campioni favoriti dai Valar. Il suo più grande potere risiede nella capacità di instillare coraggio e speranza nei cuori degli esseri viventi, oltre ad essere in grado di evocare e padroneggiare la luce sacra, atta a scacciare il maligno ed illuminare i luoghi più oscuri. L'entità dei suoi poteri non è mai stata specificata da Tolkien, ma si presuppone che sia molto grande; infatti si è dimostrato in grado di fronteggiare quattro Nazgul contemporaneamente ed addirittura di sconfiggere un Balrog. Una volta asceso il suo potere è aumentato ulteriormente, divenendo di fatto il più potente fra gli Istari nella Terra di Mezzo. Conosce inoltre gli incantesimi in tutte le lingue del mondo ed è amico di molte creature, specialmente le aquile, che in diverse occasioni sono state invocate dallo stregone, risultando risolutive per le sorti di importanti battaglie.


 
 
 

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